J. D. Salinger, Il giovane Holden, trad. it. di Matteo Colombo, Einaudi, Torino 2014, pp. 198-203.
Holden ha sedici anni ed è stato appena espulso dalla scuola che frequentava, a Pencey. È appena rientrato a casa e si trova in camera di sua sorella minore, Phoebe, che è molto arrabbiata e vuole avere delle spiegazioni da Holden, il quale non riesce a dire quel che non gli piaceva della scuola.
– A te non piace mai niente, di quello che succede.
Mi ha fatto sentire ancora più depresso, dicendo quella cosa.
– Ma sì. Sì, invece. Certo. Non dire così. Perché diavolo devi dire così?
– Perché è vero. Non ti piace nessuna scuola. Non ti piacciono un milione di cose. Non ti piace niente.
– Invece sì! È qui che ti sbagli. È proprio su questo che ti sbagli. Perché cavolo devi dire così? – le ho detto. Ragazzi, se mi stava deprimendo.
– Perché è vero, – ha detto lei. – Dimmene una.
– Una? Una cosa che mi piace? – ho detto. – Ok.
Il problema era che non riuscivo molto a concentrarmi. A volte è difficile concentrarsi.
– Una cosa che mi piace un sacco, vuoi dire? – le ho chiesto.
Lei però non mi ha risposto. Se ne stava rannicchiata dall’altra parte del letto, a circa mille chilometri. – Dai, rispondimi, – le ho detto. – Una cosa che mi piace un sacco o una cosa che mi piace e basta?
– Che ti piace un sacco.
D’accordo, – ho detto. Ma il problema era che non riuscivo a concentrarmi.
…
Holden non ha voglia di parlare di sé e di pensare a cosa gli piacerebbe fare in futuro: ha difficoltà a concentrarsi su qualcosa di preciso e gli vengono in mente solo persone gli sono piaciute o situazioni che lo fanno stare bene. Ma Phoebe dimostra un autentico interesse per il fratello, e sta ad ascoltare e con il suo ascolto rende più piacevole quel momento difficile della vita di Holden.
UN BRANO TRATTO DA QUESTO LIBRO È DA LEGGERE AD ALTA VOCE IN CLASSE PER L’ATTIVITÀ n° 9 DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO E LA n° 8 DEL KIT DIDATTICO PER IL PRIMO BIENNIO DELLA SECONDARIA DI II GRADO.

